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Carlentini, 100 anni di vitalità e di esempio. Festa grande per Francesca Bosco nel residence per anziani

Nella struttura Alexander, addobbata a festa, l’anziana lucida, spigliata e arzilla ha spento le candeline in presenza di amici, parenti e ospiti. A nome dell’amministrazione comunale il vice sindaco Salvo La Rosa ha donato un mazzo di fiori e una targa ricordo

Ancora un evento eccezionale a Carlentini e una festa grande per celebrare un traguardo centenario. A festeggiare con consapevolezza i suoi 100 anni  è stata Francesca Bosco circondata dall’affetto della figlia Anna e del figlio Tony,  quest’ultimo arrivato da Omaha appositamente per  il compleanno dell’anziana mamma. Con loro anche l’unica nipote, Silvia Giulla.

Nel residence per anziani Alexander gestito dagli straordinari coniugi Dario e Francesca, elegantemente allestito e addobbato per l’occasione,  la simpatica super nonna, elegantemente vestita e visibilmente emozionata, ha dialogato con tutti  mantenendo per la durata della festa, peraltro animata anche dalla presenza di un DJ,  una lucidità fuori dal comune. A rappresentare l’amministrazione comunale il vice sindaco Salvo La Rosa che ha donato alla festeggiata  una targa  e un mazzo di fiori.

Nei ricordi della anziana  ancora vivido il periodo trascorso in America con il marito, dove lavorava in una fabbrica di scarpe per persone affette da invalidità. Una vita intensa la sua, fatta anche di viaggi negli Stati Uniti dove si è recata fino all’età di 82 anni.

Alla festa nonna Francesca ha voluto al suo fianco il suo medico di base, la dottoressa Rosaria Gibilisco che la segue da 25 anni e che la definisce “Un vero fenomeno”. L’anziana vive nel residence  ormai da ben 8 anni dove si è trasferita volontariamente. Donna energica,  lo scorso anno per la festa di San Martino si è prodigata a dare una mano in cucina per la preparazione delle focacce.

Attiva, sempre sorridente, allegra e ancora autosufficiente, la festeggiata è apparsa a tutti i familiari particolarmente felice per il traguardo raggiunto e per l’affetto mostrato dagli ospiti. Che dire, ancora cento di questi giorni!


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