Una nota diffusa attraverso cui manifesta viva preoccupazione, è stata inviata dall’associazione politico culturale Davvero e Sempre, a firma del presidente Giovanni Condorelli.
“Come cittadini, come soci di Davvero e Sempre, come gruppo rappresentato in Consiglio Comunale dal Consigliere Laura Scolari, siamo molto preoccupati per la situazione amministrativa in cui versa il nostro Comune – scrive il presidente Giovanni Condorelli – Da più di un anno viviamo una paralisi che di fatto ha bloccato la vita della nostra città. L’amministrazione guidata dal sindaco Stefio, iniziata nel 2018 con una maggioranza bulgara, con 14 consiglieri su 16, dopo diversi rimpasti con valzer di deleghe assessoriali, ora si trova spaccata, in minoranza e in contrapposizione con gli ex alleati. Le attività del Consiglio comunale sono state spesso rinviate per il mancato raggiungimento del numero legale in Aula. Il bilancio consuntivo 2021, malgrado gli ultimatum del commissario ad acta, a oggi non è stato discusso in Consiglio per l’eventuale approvazione. La città non può essere vittima e penalizzata da una maggioranza o di quel che ne rimane, che di fatto non è in grado di governare e di dare risposte ai cittadini. Il senso di responsabilità, a cui spesso tutti richiamiamo, prevalga e porti alla decisione di porre fine a questa situazione ormai insostenibile.
La città, le categorie, le associazioni, i cittadini tutti si facciano sentire per prendere consapevolezza che continuare così significa danneggiare tutti. In questo particolare momento di crisi economica, di paura per i ripetuti atti di criminalità che hanno mandato in fumo i sacrifici degli esercenti, non si può avere un’amministrazione divisa, debole, politicamente non più espressione della volontà popolare. La dimostrazione si è avuta in occasione del sit-in organizzato dalla nostra associazione in data 12 gennaio per chiedere maggiore sicurezza e ordine pubblico, che avrebbe dovuto trovare nell’amministrazione la titolarità d’iniziativa al fine di garantire la partecipazione e il coinvolgimento di tutta la città. Così non possiamo andare avanti e per questo chiediamo una soluzione ragionevole che ridia alla città la possibilità di tornare a vivere”.
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