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Carlentini, crisi politica. PD, M5S, lista Stefio Sindaco chiedono le dimissioni al presidente del Consiglio comunale

Attraverso una nota diffusa i gruppi consiliari e politici del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e della Lista del Sindaco denunciano l’inadeguatezza del dott. Giovanni Fuccio Sanzà a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio Comunale di Carlentini e dichiarano di non sentirsi rappresentati e garantiti nel ruolo di Consiglieri Comunali

Crisi politica senza precedenti a Carlentini. Porta la data di ieri la nota protocollata al comune e indirizzata al presidente del consiglio comunale Giovanni Fuccio Sanzà, attraverso la quale i  gruppi consiliari e  politici del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e della Lista del Sindaco chiedono a gran voce le sue dimissioni,  denunciando  “manifesta  inadeguatezza a ricoprire tale ruolo”.

I gruppi consiliari ed i gruppi politici del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e della Lista del Sindaco denunciano l’inadeguatezza del dott. Giovanni Fuccio Sanzà a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio Comunale di Carlentini e dichiarano di non sentirsi rappresentati e garantiti nel ruolo di Consiglieri Comunali dallo stesso  che, con reiterati comportamenti, dichiarazioni pubbliche, atti, prese di posizione ed evanescenza amministrativa, ha mortificato la funzione di imparzialità, terzietà e conduzione politica che le leggi, lo Statuto comunale ed i Regolamenti comunali assegnano a colui il quale è chiamato alla guida del massimo consesso cittadino. Tale decisione è maturata dopo aver preso atto che, durante questi ultimi 4 anni, l’attività amministrativa e di indirizzo politico del Consiglio Comunale è risultata evanescente e pressoché impalpabile, tanto da ritenere che questa consiliatura si consegnerà alla storia della città come la meno produttiva di atti e provvedimenti amministrativi di pregio, nell’interesse della collettività carlentinese. Gli accadimenti che si sono susseguiti negli ultimi mesi, legati all’iter di approvazione del Bilancio di previsione 2021/2023, e che ha visto protagonista in negativo il Presidente del Consiglio Comunale, hanno costituito l’elemento fondante di questa nostra decisione non più procrastinabile: chiediamo le immediate dimissioni del dott. Fuccio Sanzà dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale. In riferimento alla formazione degli atti amministrativi del Bilancio di previsione 2021/2023, abbiamo dovuto registrare reiterati ed univoci comportamenti, dichiarazioni pubbliche, produzione di atti scritti da parte del Presidente del Consiglio Comunale tendenti a portare l’Ente alla dichiarazione di dissesto finanziario, con conseguenze nefaste e gravissime per i cittadini carlentinesi. La bassezza istituzionale, mai registrata nella storia politico/amministrativa della nostra città, ha toccato livelli mortificanti quando si sono tenuti approcci non all’altezza delle Istituzioni rappresentate con gli organi di controllo interno, deputati alla verifica di legittimità degli atti amministrativi, financo con il Commissario nominato dalla Regione per l’approvazione del Bilancio. Abbiamo dovuto leggere ed ascoltare contenuti al limite non solo della correttezza, ma della legittimità, spesso con supporto di notizie non rispondenti alla realtà. Il tutto finalizzato, con pervicacia, non a contribuire fattivamente alla soluzione di problemi fondamentali e decisivi per il futuro dell’Ente, ma per sostenere la dichiarazione di dissesto dell’Ente. Questa cultura non ci appartiene, non appartiene a noi carlentinesi, la respingiamo con ogni sforzo e la combatteremo con ogni mezzo democratico. Per i motivi sopra esposti, per la gravità dei comportamenti registrati e per evitare ulteriori mortificazioni all’Ente, CHIEDIAMO LE IMMEDIATE DIMISSIONI DEL DOTT. FUCCIO SANZA’ DALLA CARICA DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE PER MANIFESTA INADEGUATEZZA A RICOPRIRE TALE RUOLO.    

Chiediamo, inoltre, al dott. Fuccio Sanzà un confronto pubblico con la città, in contraddittorio, per consentire ai cittadini di conoscere le ragioni pubbliche e/o occulte di tali comportamenti. Anche se siamo sicuri che il Presidente non sarà MAI disponibile a dare alla città una tale opportunità di democrazia, partecipazione e trasparenza”.


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