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Carlentini, incendio auto. Rimossi i resti carbonizzati della vittima, sequestrata l’auto

Gli uomini della sezione Scientifica, in piazza Diaz per i rilievi, hanno raccolto elementi, anche i frammenti di vetro, utili alle indagini e visionato le immagini delle telecamere

Sono stati rimossi da poco i resti del cadavere carbonizzato di Salvatore Nigro, pensionato di 76 anni rimasto intrappolato stamattina nella sua Jeep che si è improvvisamente incendiata. La Procura di Siracusa sulla vicenda dai contorni ancora poco chiari, ha aperto un fascicolo. Intanto al vaglio dei carabinieri di Carlentini e della compagnia di Augusta la visione delle telecamere installate su piazza Diaz, attraverso le quali cercheranno di ricostruire la dinamica dei fatti.

Qualcuno, tra le persone presenti in piazza stamattina, ha dichiarato di aver visto la vittima scendere dalla Land Rover  per recarsi al bar e poi ritornare in auto. Alle 8,10 circa la prima esplosione è stata avvertita in tutta la zona del centro storico. C’era chi pensava addirittura a una bomba. Altri, avvistato il principio di incendio si sono precipitati a chiamare i vigili del fuoco mentre altri ancora provvedevano a spostare le auto parcheggiate accanto alla Jeep che man mano si incendiava. In breve il centro storico si è trasformato in un fuggi fuggi generale. Solo in pochi hanno assistito alle operazioni di spegnimento.

Nessuno però avrebbe mai scommesso che il carlentinese si trovasse dentro la sua macchina. A detta di tanti presenti stamattina Salvatore Nigro era infatti solito lasciare la sua jeep in piazza per allontanarsi a piedi o con altri amici. A scoprire i resti carbonizzati sono stati i vigili del fuoco di Lentini mentre cercavano di domare le fiamme. I primi ad arrivare sono stati il comandante della polizia Locale Sonny Greco e l’ispettore Angelo Monaco che hanno immediatamente provveduto a transennare l’area e a disciplinare il traffico. I resti sono stati trasportati nel reparto di medicina legale dell’università di Catania.


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