Si è conclusa con meritato successo, la seconda edizione della Summer School, evento organizzato dal Royal Institute of Art di Stoccolma, l’Università di Basilea ed il Comune di Carlentini.
Il percorso iniziato due anni fa, ha portato studenti provenienti da svariate parti del mondo, artisti ed intellettuali indipendenti, curatori di mostre, direttori di musei a lavorare insieme nelle due edizioni della Summer School sul tema “Difficult Heritage”, patrimonio ed eredità difficile, sulla colonizzazione italiana e su come oggi luoghi come il borgo Rizza possano avere una nuova vita seppur consapevoli e con un approccio critico e pedagogico a ciò che rappresentano. All’evento hanno partecipato anche molti volontari della sagra dei sapori antichi carlentinesi che si sono prodigati nella realizzazione di ricette tipiche tradizionali come la conserva di pomodoro, gli gnocchi fatti in casa.
“E’ stato un evento all’insegna della musica e della cultura gastronomica locale – ha evidenziato il sindaco Giuseppe Stefio – con i ricercatori e gli studenti delle Università di Stoccolma e Basilea per lo “S/Fascio Fest”, nell’ultima serata di questa seconda edizione della Summer school “Difficult Heritage”. Lo scopo che è quello di far rinascere il borgo, ci rivela che è possibile pensare a questo spazio come ad un centro di nuove connessioni internazionali, di attività culturali e di ricerca. Un luogo molto caro alla nostra comunità, che porta con sé un potenziale straordinario e che incanta i visitatori. Un passo alla volta, borgo Rizza torna a rivivere”
Durante la serata conclusiva, il presidente del circolo di conversazione Fely Inserra ha presentato l’iniziativa che ha coinvolto tutte le socie del circolo di conversazione nella realizzazione di un volume a cura di Alfredo Ossino che racchiude le ricette tipiche della tradizione carlentinese.
Nei giorni scorsi durante la conferenza a palazzo di città il sindaco Stefio e il vice sindaco Salvo La Rosa in presenza del docente dell’università di Stoccolma Alessandro Patti, dell’università di Basilea Emilio Distretti e della ricercatrice Sara Pellegrini coordinatrice del progetto, avevano spiegato nei dettagli il senso dell’iniziativa
“Il progetto – spiega il vice sindaco Salvo la Rosa – nasce due anni fa quando i docenti delle università di Basilea e Stoccolma sono arrivati in Sicilia per visitare diversi borghi. Borgo Rizza per le sue caratteristiche è stato selezionato tanto che il prospetto dell’Ente di colonizzazione del latifondo sta facendo il giro d’Europa. Lo step successivo è quello di far vivere permanentemente questo splendido borgo”.
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