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Disagi per trasloco ambulatori nell’ospedale di Lentini. I sindaci: “l’attenzione rimane alta”

I sindaci di Lentini e Carlentini Lo Faro e Stefio hanno incontrato il direttore sanitario Micale e il direttore del Distretto Nigroli per manifestare la loro contrarietà nell’organizzazione dei servizi e il ancato coinvolgimento delle due amministrazioni comunali

A seguito del trasloco degli ambulatori che da piazza Aldo Moro sono stati trasferiti nell’ospedale di Lentini,  i sindaci di Lentini e Carlentini, Rosario Lo Faro e Giuseppe Stefio, hanno incontrato il direttore sanitario Antonino Micale e del distretto, Salvatore Nigroli per manifestare i disagi dei cittadini, ma soprattutto il mancato coinvolgimento delle due amministrazioni di Lentini e Carlentini nell’organizzazione del trasferimento. All’incontro hanno preso parte anche il presidente del tribunale dei diritti del malato Alfio Bosco, i rappresentanti dell’associazione Manuela e Michele e del comitato territoriale Antudo. “Un’organizzazione esclusivamente verticalizzata – ha detto il sindaco di Lentini Rosario Lo Faro– dal momento che  i sindaci sono stati interessati soltanto come eventuali  fornitori di locali senza alcun  coinvolgimento, senza tenere conto che invece,  in quanto massima autorità sanitaria, i sindaci ricoprono un ruolo Istituzionale ben preciso. Ciò ha comportato disservizi e lamentele da  parte dei cittadini che per ottenere risposte si sono rivolti al sindaco. Risposte, queste, che però un sindaco non è in grado di fornire”.

“L’attenzione continuerà a restare alta – ha dichiarato il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio – non solo nei confronti della politica regionale ma anche verso coloro che hanno la responsabilità a livello locale. Prendiamo atto di un atteggiamento arrogante da parte di chi ha deciso di non coinvolgere sia i sindaci che le associazioni che lottano per la tutela della salute dei cittadini. Appare evidente che i nemici sono molto più vicini di quanto si possa immaginare”.

Di “mala gestione” ne ha parlato il   presidente del tribunale  dei diritti del malato, Alfio Bosco. “Di fronte alle molteplici criticità che interessano l’ospedale – ha detto – la concertazione con le due amministrazioni e con le parti interessate sarebbe stata necessaria per affrontare al meglio il problema del trasferimento degli ambulatori”.

 


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