“Il Patto di qualità non è utopia. Macellai e allevatori meritano di essere conosciuti e riconosciuti dai consumatori italiani. Il Patto di qualità non è una certificazione, non è un altro bollino da esporre. È la nostra carta d’identità. È la promessa che facciamo ai consumatori: la qualità della carne ha la nostra faccia. Quella che potete vedere tutti i giorni, come in famiglia”. Così Maurizio Arosio, presidente di Federcarni- Confcommerio nazionale, lanciando il “Patto di qualità” tra macellai e piccoli-medi allevatori. È la prima volta che, in maniera organica e omogenea al di là delle singole esperienze, due esperienze si prendono per mano per rivolgersi ai consumatori in modo identitario e comune. Pratiche di buon allevamento, benessere animale e sostenibilità incontrano l’esperienza, la conoscenza e la ricerca che l’arte della macelleria con il contributo della formazione universitaria di Bologna mette sulle tavole delle famiglie.
“Il macellaio diventa così il custode della serietà della catena produttiva: racconta da dove viene la carne, la promuove con cognizioni scientifica, la identifica con sé stesso diventando ambasciatore di quegli allevamenti che con serietà e professionalità sono emblemi del made in Italy – ha aggiunto Arosio –. Esperienze che saranno raccontate tutti i giorni all’interno dei nostri negozi sparsi per la penisola, durante eventi, campagne social e trasmissioni tv pensate e costruite attorno al bisogno di informazione corretta”.
Proprio come accadrà il 5 ottobre a partire dalle 10 al Giardino del Sole, in Contrada San Domenico, a Carlentini. “Famiglie in festa”, il claim scelto per chiedere un secondo di attenzione ai consumatori che saranno protagonisti, assieme a macellai e allevatori, per conoscere e assaggiare gratuitamente la carne italiana.
“Questo accordo rappresenta un passo fondamentale per rafforzare la filiera corta e valorizzare il lavoro degli allevatori locali, promuovendo al contempo una carne di qualità, controllata e sicura per i nostri consumatori – ha detto Carmelo D’Agata, presidente di Federcarni-Confcommercio Catania -. Il patto promosso da Federcarni nazionale assume un significato ancora più importante in una terra come la Sicilia, dove la tradizione zootecnica e delle carni costituiscono un patrimonio da tutelare e rilanciare. L’unione tra allevatori e macellai siciliani non è solo una risposta alle sfide del mercato, ma una vera scelta di valore: per la tracciabilità, per la trasparenza, per la sostenibilità. In questo contesto, il mestiere del macellaio riveste un ruolo centrale. Un’arte antica che si evolve costantemente, grazie alla formazione continua e all’innovazione, migliorando ogni giorno la qualità del servizio e del prodotto offerto. È una visione condivisa che guarda al futuro: sostenere la qualità significa investire nella salute dei cittadini, nella crescita dell’economia locale e nella fiducia delle comunità che ogni giorno ci scelgono”.
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