In tendenza

Francofonte, la maggioranza vota il recesso per la gestione associata dell’ufficio del Giudice di Pace. Francofonte Futura : decisione non condivisibile”

Per i consiglieri del gruppo Francofonte Futura, contrari alla decisione votata dalla maggioranza, è necessario assicurare che sul territorio sia presente almeno un presidio di legalità al servizio dei cittadini

I consiglieri di maggioranza, nell’ultima seduta del Consiglio Comunale,  hanno votato il recesso da parte del Comune di Francofonte dalla convenzione per la gestione associata dell’ufficio del Giudice di Pace di Lentini. Decisione, questa, ritenuta non condivisibile da parte dei consiglieri di minoranza del gruppo Francofonte Futura che hanno espresso e ampiamente motivato il loro voto contrario spiegando le ragioni. “E’ necessario assicurare che sul territorio sia presente almeno un presidio di legalità al servizio dei cittadini- spiegano i consiglieri Ilaria  Palermo, Nuccio Randone, Angela Cunsolo,Gaetano Navanteri e Francesco Reale- Al di là delle ragioni evidenziate dall’amministrazione riguardo alle spese di gestione dell’ufficio, si ritiene che, data la delicatezza e la rilevanza della materia, il recesso da parte del Comune di Francofonte non possa trovare alcuna giustificazione. Invece, suggeriamo di affrontare queste questioni in modo concreto con gli altri comuni coinvolti, in primis quello di Lentini, cercando di rimodulare le spese e di rivedere le condizioni della convenzione in modo da avere certezza sul contributo annuale dovuto dal Comune di Francofonte”. 

 Valentina La Rocca, già candidato sindaco ed oggi leader del movimento cittadino di opposizione, ha dichiarato: “Per garantire la tutela dei diritti dei cittadini di Francofonte sul nostro territorio, riteniamo che sia essenziale continuare a coinvolgere il nostro Comune nel mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace quale presidio giurisdizionale a tutela dei cittadini, ma anche del buon andamento della pubblica amministrazione, insieme ai Comuni di Lentini e Carlentini. È fondamentale mantenere questo impegno, per non correre il rischio della chiusura dell’ufficio il cui mantenimento è oggi affidato solo alle scelte degli altri due comuni. Dal punto di vista tecnico, è inoltre importante sottolineare che, per approvare il recesso, sarebbe occorsa l’approvazione di una delibera consiliare entro il 30 di giugno, come previsto dalla convenzione stipulata. Tuttavia, nel caso in questione, non è stata presentata entro tale termine alcuna delibera consiliare, rendendo il recesso illegittimo”.

I consiglieri di Francofonte Futura esortano l’amministrazione comunale a rivalutare la decisione di recesso e a prendere seriamente in considerazione le argomentazioni esposte durante il Consiglio Comunale. “Ciò è essenziale per garantire la continuità del presidio del giudice di pace sul nostro territorio– concludono i consiglieri di minoranza –  Solo attraverso una collaborazione concreta tra i Comuni coinvolti sarà possibile affrontare adeguatamente le questioni finanziarie e assicurare la legalità e la tutela dei diritti dei nostri cittadini”.

 

 

 


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni