Francofonte, rinviato a giudizio l’ex cappellano militare accusato di violenza sessuale

La Procura di Siracusa ha rinviato a giudizio l’ex cappellano militare Salvatore Cunsolo, 67 anni, accusato di violenza sessuale su minori. Il prete era stato già sospeso dallo stato clericale la scorsa estate dal vescovo di Piana degli Albanesi. Le indagini erano scaturite dalla denuncia di un giovane di Francofonte, oggi maggiorenne, che ha raccontato alla squadra mobile di Siracusa di avere subito le violenze dall’età di nove anni fino ai 18 anni. Dopo la notizia che ben presto venne diffusa in tutti gli ambienti, la Curia di Siracusa, attraverso una nota precisò che “il sacerdote dipende dall’Eparchia di Piana degli Albanesi il cui vescovo ha già adottato nei suoi confronti un provvedimento di interdizione dall’esercizio pubblico del ministero. Il ragazzo si è rivolto all’arcivescovo di Siracusa perché originario, come il prete accusato, di Francofonte. Quando l’arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto, ha ricevuto la denuncia ha immediatamente avviato, agendo per delega, un procedimento penale canonico nei confronti del sacerdote. Il prete, adesso in pensione, è residente nella Diocesi di Siracusa senza alcun incarico”.

Il giovane prima di rivolgersi alla polizia aveva denunciato i fatti al Vescovo di Siracusa, Francesco Lo Manto che avviò il processo canonico, ancora  in corso. Cunsolo, all’epoca dei fatti era sacerdote della chiesa Madre di Francofonte. Ed è li che, secondo l’accusa, approfittando della fragilità del ragazzino, rimasto orfano da bambino, si sarebbero verificate prima gli abusi e poi le violenze. L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 16 gennaio 2024.