Fa già discutere la bozza della nuova rete ospedaliera in provincia di Siracusa. Oggi sarà al vaglio della Conferenza dei sindaci e c’è chi ha già annunciato la propria contrarietà, come il primo cittadino di Lentini Rosario Lo Faro, intervenuto con fermezza in merito alle anticipazioni sul nuovo piano di riordino della rete ospedaliera siciliana, che prevede una drastica riduzione dei posti letto presso l’Ospedale di Lentini e il mancato riconoscimento del presidio come DEA di I livello.
«Ieri mattina – dichiara il Sindaco – ho incontrato la Direzione Sanitaria del nostro ospedale insieme ad alcuni primari dei reparti interessati dai tagli previsti. La situazione che emerge è gravissima: il nostro presidio, che serve un vasto bacino d’utenza tra le province di Siracusa e Catania, risulta essere il più penalizzato dell’intero territorio provinciale. Tutto questo è inaccettabile.» Il primo cittadino annuncia una presa di posizione netta nella riunione dei Sindaci della provincia di Siracusa convocata per domani, alla presenza dell’Assessore Regionale alla Salute: «In quella sede esporrò con chiarezza e determinazione la contrarietà della nostra amministrazione e dell’intera comunità lentinese a questo piano. Non si può continuare a colpire un ospedale che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per migliaia di cittadini, che al suo interno ospita reparti di eccellenza e professionalità riconosciute a livello regionale. Questa è una mortificazione che non può e non deve passare sotto silenzio.»
Il Sindaco annuncia inoltre un’azione ampia e condivisa: «Chiamerò alla mobilitazione l’intera deputazione regionale della provincia di Siracusa, i Sindaci della provincia e quelli dei Comuni limitrofi, anche appartenenti ad altre province, perché questa battaglia non è solo di Lentini, ma di un intero territorio che ha il diritto di essere curato e rispettato. Difendere il nostro ospedale – conclude Lo Faro – significa difendere il diritto alla salute di un intero territorio. È una battaglia che porteremo avanti con determinazione, in tutte le sedi istituzionali competenti.»
Situazione monitorata anche dall’Osservatorio Civico che ha chiesto di poter partecipare, anche come semplici uditori, trattandosi di un tema di importanza cruciale per il futuro di tutti i cittadini di questa provincia – sottolineano il presidente Salvo Sorbello, e i dirigenti Donatella Lo Giudice, Alberto Leone e Franco Cirillo – che hanno “un’aspettativa di vita di tre anni inferiore a quella di Milano, Roma o Firenze”. “
“Da anni – scrivono – attendiamo una nuova rete ospedaliera, che riconosca innanzitutto il sacrosanto diritto di Siracusa ad avere un ospedale di secondo livello e su questo facciamo affidamento sulle ripetute rassicurazioni del presidente Schifani e ci troviamo di fronte a tagli di posti letto del tutto ingiustificati che riguardano il capoluogo, Avola-Noto e Lentini”. “Il diritto alla salute va tutelato dotando i nostri ospedali dei reparti che servono, con i posti letto necessari: evitando così di dover sottostare a lunghe liste d’attesa, a essere costretti a prendere la valigia per andare a farsi curare altrove o, peggio, a rinunciare alle cure. Restiamo fiduciosi ma siamo altresì convinti che quando si discute di salute delle persone ognuno ha diritto a conoscere come stanno davvero le cose e a dire la propria”, concludono.
Sull’argomento già ieri avevano preso posizione i deputati regionali Riccardo Gennuso di Forza Italia e Carlo Auteri della Dc.
Per il primo l’obiettivo primario è quello di “garantire il potenziamento dell’assistenza sanitaria senza penalizzare l’attuale offerta di posti letto, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale del capoluogo. Questa bozza rappresenta un punto di partenza importante, ma è fondamentale che tenga conto delle specifiche necessità del nostro territorio e del contesto attuale. È cruciale che ogni riorganizzazione miri a migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi, salvaguardando al contempo la piena disponibilità dei posti letto esistenti.” Gennuso che sottolinea come, in assenza del nuovo ospedale, la proposta pervenuta potrebbe penalizzare il territorio, mentre il precedente documento elaborato dall’ASP di concerto con l’assessorato, sia particolarmente calzante in questo momento. Esso consente infatti di “ottimizzare le risorse attuali e di mantenere un’adeguata risposta alle esigenze sanitarie dei cittadini, senza che si verifichi alcuna riduzione dei posti letto nei presidi di Avola-Noto e Lentini.”
“La provincia di Siracusa non deve perdere nemmeno un posto letto. Reparti come l’Ortopedia del PO Avola-Noto, riconosciuto come un’eccellenza a livello nazionale, con un primario di spicco come il Dott. Piccione, devono essere valorizzati e potenziati, non certo penalizzati,” afferma ancora Gennuso. “La collaborazione con l’ASP in questa fase è fondamentale per definire soluzioni che anticipino le esigenze future e al contempo consolidino la qualità dei servizi attuali.” In un’ottica di costruttiva collaborazione, Gennuso si dice pronto a confrontarsi con il direttore generale Salvatore Iacolino, con l’assessore della salute Daniela Faraoni e con il Governatore Renato Schifani. L’obiettivo è presentare le proposte più adeguate per assicurare che la riorganizzazione della rete ospedaliera porti a un effettivo miglioramento per la provincia di Siracusa.
“È un’ottima notizia che la bozza confermi il nuovo ospedale di Siracusa come un DEA di II Livello, il che rappresenta un passo significativo verso il futuro,” conclude Gennuso. “Ma è nostro dovere garantire che, nel frattempo, la qualità e la quantità dei servizi offerti non vengano in alcun modo compromesse, bensì rafforzate, grazie a un approccio pragmatico e orientato alle esigenze dei nostri cittadini.”
Auteri, invece, spiega di aver letto e ascoltato le “preoccupazioni dei sindaci” e che è stato confermato come si tratti di “una bozza di una rete ospedaliera concepita in un momento storico sbagliato: il territorio non può essere mortificato e non si può pensare allo smantellamento di alcuni posti letto tra Lentini e Noto”.
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