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Lentini, crisi politica e nuovo governo: le considerazioni di Luigi Campisi

Il Consigliere Comunale  di opposizione Luigi Campisi attraverso una lettera aperta ha espresso il suo punto di vista sulla situazione politico amministrativa di Lentini

Il Consigliere di opposizione Luigi Campisi attraverso una lettera aperta ha espresso il suo punto di vista sulla situazione politico amministrativa di Lentini, alla luce della costituzione del nuovo governo.

“Poco più di due anni fa – dichiara Campisi nella sua lettera aperta –  decisi di mettermi a disposizione in prima persona della mia città, candidandomi per l’elezione del Consiglio Comunale di Lentini, fermamente convinto di spendermi senza riserve e senza compromessi per provare a risollevare Lentini da decenni di amministrazioni che poco o nulla avevano dato ai lentinesi.

Grazie al voto di tanti di voi mi sono ritrovato a sedere sui banchi del Consiglio, esperienza per un lentinese doc, che mi ha davvero riempito di orgoglio ma allo stesso tempo mi ha fatto sentire investito di una immensa responsabilità.

In questi due anni mi sono sempre battuto per i miei concittadini anche se non ho potuto fare molto trovandomi nella minoranza e quindi senza la possibilità di effettuare scelte determinanti, ma quello che ho potuto fare l’ho fatto, la segnalazione di qualche persona in difficoltà ai servizi sociali, qualche fogna a cielo aperto, la pulizia di qualche piazza o via degradata e qualche altra piccola cosa, trovando sempre disponibilità nei vari funzionari addetti, che ringrazio, ma allo stesso tempo nella commissione di cui faccio parte sono stato presente e propositivo, cercando sempre il bene di Lentini e mai, mai, il mio personale.

A seguito dell’azzeramento di Giunta deciso dal sindaco il 14 settembre 2023, decisione su cui non intendo qui esprimermi, si è venuta a creare una crisi politico-amministrativa che con il passare dei giorni si è ripercossa ed ancora si ripercuote sulla gestione della città.

Personalmente ho lasciato ad altri incontri e riunioni, eccezion fatta per pochissime, dovute al rispetto che ho per le istituzioni, Sindaco e Consiglieri, fermamente convinto che il mio ruolo fosse quello di vigilare sull’operato dell’amministrazione ma dalla parte dell’opposizione, ma soprattutto per il rispetto che nutro nei confronti dell’elettorato lentinese che li mi ha posto.

Oggi a tre mesi dall’azzeramento deciso dal sindaco si prospetta una nuova maggioranza, non intendo parlare di ribaltoni e quant’altro, non mi interessa, ma qualche considerazione intendo farla. Qualche giorno fa si è costituito il gruppo consiliare “Polo Autonomista Lentinese”, direttamente riconducibile al partito MPA, composto dai consiglieri Vasile, Bosco Santocono, Di Grande, Vasta e Vinci, il cui coordinatore è stato per circa due mesi l’avvocato Giuseppe Fisicaro, sostituito lo scorso sabato dalla Prof. Francesca Reale.

Tra questi eventi sono intervenute anche le dimissioni del Presidente del consiglio Silvana Bosco Santocono, la quale ha affermato che “non poteva più svolgere in assoluta serenità il ruolo istituzionale” ed a cui è succeduto il Consigliere Alessandro Vinci eletto con 9 voti, presumibilmente i 5 del gruppo a cui appartiene ed i 4 della maggioranza precedente, vale a dire i Consiglieri Sanzaro, Culici, Magnano e Ippolito.

In sprezzo di ogni regola democratica ci siamo ritrovati, coloro che presumibilmente staremo all’opposizione a vedere cancellato, con la forza dei numeri che hanno, dall’ordine del giorno il punto della discussione politica con la motivazione che fosse già stato trattato nell’ultimo Consiglio  Comunale, evidentemente mi sono perso qualcosa in quel Consiglio.

Qualcuno oggi parla di formare una maggioranza di centro-destra, coinvolgendo tutti i partiti che in ambito nazionale o regionale orbitano in quell’area, ebbene io oggi affermo che il centro-destra non può e non deve essere identificato in un simbolo di partito, in un “bollino”, in un contenitore dove elementi politici che hanno militato o si sono candidati in partiti e liste appartenenti o riconducibili all’intero arco istituzionale(sinistra compresa) possano affermare di essere il centro-destra.

Le idee politiche non appartengono ai partiti ma alle persone, così come gli ideali, compreso l’ideale di voler avere nulla a che fare con chi direttamente o indirettamente ha determinato la situazione che oggi regna a Lentini, perché ritengo che sia meglio perdere le elezioni che la dignità.

Io sono stato eletto in una coalizione di centro-destra, ma vi dico che l’appartenenza politica viene dopo il bene della mia città, amo definirmi un “civico” di centro-destra, dove l’aggettivo civico non a caso viene prima dei sostantivi centro e destra, perché prima viene la città ed i cittadini, poi tutto il resto.

Oggi pomeriggio il sindaco annuncerà la Giunta, mi auguro il meglio per Lentini, anche se in verità sento che non saranno molte le cose buone che ci aspettano, promettendo a chi si siederà ad amministrare la mia ferma e decisa vigilanza, come ho sempre fatto sino ad oggi.

Auguro a Lentini di trovare un sindaco che la ami veramente così come io la amo e chiedendo ai lentinesi che non si arrendono davanti a nulla di non lasciarmi da solo e di non mollare, perché io non mollerò”.


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