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Lentini, emergenza Consorzi di Bonifica. Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil: sit in davanti la Prefettura

I segretari territoriali hanno consegnato al vice capo gabinetto della Prefettura un documento attraverso cui denunciano le criticità relative al Consorzio di Bonifica con sede a Lentini

Le segreterie territoriali per la provincia di Siracusa di Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil, hanno manifestato con un sit-in davanti la Prefettura di Siracusa, per accendere i riflettori sull’emergenza dei consorzi di bonifica dell’isola.

I segretari, ricevuti dal vice capo di Gabinetto della Prefettura di Siracusa, D.ssa Marano, hanno consegnato un documento dove denunciano le criticità relative al Consorzio di Bonifica con sede a Lentini.

Durante l’incontro – dichiara Massimo Gulizia Segretario Territoriale FILBI-UIL-  è stata rappresentata  la situazione di crisi  non solo economica ma anche gestionale in cui versano  i Consorzi di Bonifica della Sicilia,  derivante dalla crescente richiesta di servizi da parte del Legislatore e dall’impossibilità di offrirli con continuità e costanza.

Sono state inoltre evidenziate le problematiche strettamente connesse al Consorzio di Bonifica 10 Siracusa chiarendo che  lo stesso è strettamente collegato alle sorti politiche della Regione Siciliana oltre che dal punto di vista economico, anche e soprattutto ad una riforma della bonifica decantata ma mai attuata.

Quest’ultima sarebbe dovuta servire a mettere fine ai disservizi consegnando senza debiti i Consorzi agli agricoltori/utenti.  Invece, purtroppo, ci si trova di fronte ad un debito accertato di circa 15 milioni di euro a fronte di altrettanti tributi consortili che difficilmente saranno riscossi da un comparto, quello agrumicolo, sempre più in bilico tra costi esagerati dei beni e servizi necessari per la produzione, siccità perdurante, temperature estive sempre più alte, malattie fitosanitarie e in ultimo le difficoltà a commercializzare i propri prodotti.

D’altro canto bisogna fare i conti con la pianta organica del Consorzio, ormai ridotta del 70 % rispetto a quella prevista costretta a sopperire ad ogni genere di emergenza sia nel fronte irriguo che per la salvaguardia del territorio, spesso senza le adeguate strutture e con l’utilizzo di mezzi propri.

In ultimo, il blocco delle graduatorie ex art. 60 L.R. 9/2021,  voluto dalla politica regionale nell’ultima legge finanziaria regionale, sta impedendo l’inserimento in pianta organica di nuovo personale operaio fondamentale per la gestione e manutenzione di un comprensorio vasto oltre 11 mila ettari.

Gli organi prefettizi presenti, comprendendo le motivazioni della protesta, hanno posto l’attenzione sulle problematiche emerse e sulla necessità di evitare disservizi proprio a ridosso della stagione irrigua in corso, garantendo il proprio sostegno e intervento, a garanzia dei lavoratori e degli agricoltori, nei confronti dei Dipartimenti Regionali vigilanti e dell’assessorato Regionale Agricoltura”.


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