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Lentini, la crisi politica è ancora in corso: Consiglio Comunale rinviato a data da destinarsi

Sui banchi dell’opposizione 11 Consiglieri Comunali. Cinque sono della maggioranza

Consiglio Comunale durato due ore, destinate soltanto all’art.69 ossia agli interventi dei consiglieri. Nel corso delle quali è emerso anche attraverso la dichiarazione del sindaco Rosario Lo Faro, quella del consigliere Vasta e la presenza in Aula di rappresentanti del centro destra, che sono in corso ancora i dialoghi per superare la crisi politica.

Di certo c’è che nei banchi dell’opposizione si sono seduti 11 consiglieri contro i cinque della maggioranza. Durante il suo intervento  il consigliere  Giuseppe Vasta ha ufficializzato la costituzione del nuovo polo autonomista lentinese – che fa riferimento all’ex presidente Lombardo e al deputato regionale Giuseppe Carta – che a quanto pare sta dialogando con il sindaco. Vasta ha pure comunicato che contrariamente a quanto si vociferasse nessuna mozione di sfiducia sarà prodotta contro il sindaco.

Per il resto è stato un susseguirsi di attacchi verbali e accuse tra i Consiglieri e il primo cittadino. Gli uni contro l’altro. “ Un Consiglio Comunale imbarazzante- ha detto il Consigliere Comunale  Ciro Greco – il sindaco Lo Faro si è presentato dichiarando che la crisi non è risolta e che ha ancora trattative in corso. I gruppi appartenenti al centrodestra che stanno trattando con lui la nascita di una nuova amministrazione priva di legittimazione popolare hanno imposto il rinvio della seduta a data da destinarsi impedendo la discussione sulla crisi e sulla situazione politico-amministrativa in Aula”. Per il consigliere Davide Marchese la sfiducia votata contro il sindaco sarebbe stata la scelta più giusta per restituire la parola ai cittadini. Svariati gli interventi contro il sindaco fra cui quello di Maria Cunsolo, di Corinne Valenti secondo le quali il sindaco avrebbe tradito il Patto civico che lo aveva portato alla sua elezione.

“La crisi nasce – ha spiegato il  sindaco – perché da alcuni mesi erano state messe in atto alcune  manovre da parte di due assessori di Rete Civica e uno del M5S i quali, avendo assunto  l’obbligo di lealtà nei confronti del sindaco hanno invece tradito le origini del patto civico, pensando di poter promuovere azioni di sfiducia. Chi ha tradito il patto civico ha un nome e cognome. Il dialogo con il gruppo polo  autonomista lentinese  è arrivato  nella fase finale. C’è una condivisione su alcuni aspetti ma  manca ancora qualcosa da definire”. Messa ai voti la proposta per il rinvio della seduta è stata accolta da nove consiglieri su 16.


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