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Lentini, la presidente del Consiglio dimissionaria: “scelta difficile ma dovuta”

Secondo quanto dichiarato da Silvana Bosco Santocono, del polo autonomista lentinese, realtà politica di centro destra, il determinarsi di alcuni eventi non le avrebbero consentito di svolgere in assoluta serenità il ruolo istituzionale

Una scelta difficile ma dovuta”. Silvana Bosco Santocono, Consigliere Comunale del polo autonomista lentinese nuova realtà politica di centro  destra, peraltro la prima donna al timone del massimo consesso civico di Lentini, affida ad una lunga nota le sue dimissioni da presidente del Consiglio Comunale, ufficializzate il 21 novembre scorso.

“Essendosi determinate una successione di eventi che non mi consentivano di svolgere in assoluta serenità il mio ruolo istituzionale – dichiara – senza pregiudizio per le mie convinzioni personali e di servitore pubblico, ho rassegnato le dimissioni da presidente del Consiglio Comunale di Lentini. La decisione di non decidere è stata tanta ed allora ho fatto appello alla ragione ( atto dovuto ) ed al coraggio ( scelta difficile ). Nell’analisi quelle che mi sembravano delle buone motivazioni non garantivano la giusta decisione. Ho dovuto, pertanto, decidere in condizioni di incertezza , cosciente che decidere di non agire significa fallire. Quando si espleta un incarico Istituzionale bisogna agire consapevoli che le conseguenze delle decisione sono incerte – le migliori analisi non danno quella certezza che rende una decisione facile – ma convinti che l’inazione porterebbe a conseguenze peggiori ed al tradimento del nostro mandato. Il futuro della società dipende dal sentire il bene pubblico da parte di tutti e dall’impegno che profondiamo nel raggiungerlo. Ciò è nella natura delle responsabilità. Durante questi ultimi due anni assessori e Consiglieri Comunali – per non deludere le speranze e le attese degli elettori – hanno raggiunto obiettivi indubbiamente sfidanti e di assoluta priorità. Era assolutamente prioritario assumere prospettive di breve respiro per poter avere la serenità di pianificare un graduale rilancio. Dovevamo necessariamente partire dal risanamento del dissesto finanziario.

Questo atto si è concluso lo scorso 30 marzo. I consiglieri di Maggioranza e Minoranza si sono assunti la responsabilità soggettiva di approvare in Consiglio Comunale 6 bilanci di previsione, 8 rendiconti consuntivi, il piano di rientro del disavanzo e 6 bilanci consolidati per un totale di quasi 18 milioni di euro. Altro obiettivo sfidante riguarda la tariffa Tari. Al contrario della maggior parte dei comuni siciliani dove ci sarà un aumento fisiologico almeno del 15% – dovuto all’oggettivo incremento del costo del conferimento dei rifiuti – nella nostra Città la somma che i cittadini dovranno versare sarà la stessa dell’anno precedente. Ho volutamente citato quelli che a mio avviso sono i piu’ significativi anche se altri sono assolutamente meritevoli di menzione. In tutto onestà quanto suindicato è un atto dovuto. Lungi da me il pensiero di denigrare o sindacare sull’operato delle precedenti amministrazioni che sicuramente hanno raggiunto gli obiettivi prefissatosi in condizioni oggettivamente peggiori. Quello che è stato fatto in questi due anni è figlio del tanto decantato – purtroppo interpretato in modo distorto – “Confronto costruttivo e Lavoro di sinergia “ tra assessori e Consiglieri Comunali soprattutto di minoranza che hanno sempre dimostrato senza se e senza ma il loro “ senso di responsabilità “ . Ma ciò non è servito a nulla anzi… ha dato inizio alla Liturgia delle allusioni e delle parole a ruota libera. Il tanto sbandierato tradimento “ politico “ per quanto mi riguarda non è mai esistito.

In mia presenza Consiglieri ed assessori di aaggioranza non hanno mai pronunciato la parola “ Sfiducia “ e in più occasioni ho ribadito che invece di gridare allo “ scandalo “ sarebbe stato, secondo me, opportuno confrontarsi, chiarirsi ed agire di conseguenza. Ma non solo con assessori e consiglieri di maggioranza ma anche con le forze politiche a sostegno sia in campagna elettorale sia durante la sindacatura. Solo così si poteva provare a ricucire uno strappo di cui ancora oggi non trovo spiegazioni. Invece abbiamo tutti indistintamente perso il controllo. E’ stata azzerata la giunta a poche ore di un Consiglio Comunale senza darne comunicazione ufficiale nè ufficiosa al presidente del Consiglio Comunale ed ai Consiglieri Comunali ( comportamento usuale in questi due anni ma questo è un altro capitolo. La cura degli aspetti relativi alla vita di relazione delle cariche pubbliche impone regole e comportamenti. I regolamenti non servono a nulla se alla base manca il “rispetto dei ruoli”) ma la cosa più grave è che tale atto è stato compiuto in prossimità delle scadenze di fine anno e senza avere già pronti i sostituti. Un atto che non tiene assolutamente conto della “ salute pubblica “ e che ha determinato un collasso della macchina politica-amministrativa dal 14 settembre scorso. Chi non è capace di essere aggregante ed inclusivo ed adotta la tecnica del dividere (dividi et impera) per frammentare e creare dissapori ma ancora piu’ grave cercando di rendere impossibili eventuali alleanze o coalizioni che potrebbero mettere in discussione il proprio operato non e’ politicamente al passo con i tempi.

Ringrazio per la collaborazione tutti i Consiglieri Comunali e gli assessori . Con tanti di loro ho consolidato un sincero ed affettuoso rapporto di Amicizia – basato sul “ Confronto e Rispetto “ – che va oltre le appartenenze partitiche . I segretari generali – ben tre in due anni – e i dipendenti della segreteria che mi hanno supportata e sopportata. È stato un onore conoscerli e poterne apprezzare le indubbie qualità professionali e umane. I dirigenti, il comandante della Polizia municipale e tutti i dipendenti comunali che – pur sotto organico e mai incentivati – consapevoli delle difficoltà finanziarie che stiamo attraversando continuano a dare il loro contributo fondamentale per garantire il funzionamento della macchina amministrativa. Grazie. Viva Lentini”


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