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Lentini, “Le parole sono belle, ma i fatti sono quelli che contano”: la riflessione politica di Corinne Valenti (Rete Civica)

Consigliere di rete Civica, oggi appartenente alla minoranza consiliare, accusa il sindaco di aver  in assoluta autonomia e senza alcun confronto con le forze di coalizione che lo hanno sostenuto, aperto una gravissima crisi politica mettendo fine al Patto civico per Lentini

Le parole sono belle, ma i fatti sono quelli che contano”. Esordisce così attraverso una lunga lettera aperta, la Consigliera Comunale Corinne Valenti, in seguito alla scelta del sindaco Rosario Lo faro di accogliere in Giunta forze politiche di centro destra.

Continua senza sosta e senza vergogna la puerile narrazione del “tradimento– prosegue la Consigliera Valenti –  necessaria a mandare avanti la baracca e a giustificare scelte individuali che hanno distrutto la credibilità di taluni. Una narrazione artificiosa, che non si basa su reali azioni che il mio gruppo avrebbe messo in atto e che avrebbero in qualche modo danneggiato o messo in crisi la macchina amministrativa. Si continua a parlare di “voci”, si continua a ripetere “avevo saputo che…”…ma saputo da chi? A quanto pare, ascoltando le parole del sindaco, queste “voci” gli sarebbero state riportate dagli stessi soggetti che oggi siedono al suo fianco e che hanno ottenuto il posto di assessore, abbandonando il gruppo consiliare di opposizione a cui appartenevano, in barba al rispetto del loro elettorato. Scelte loro, coraggiose, di cui non mi interessa entrare nel merito, in quanto sono azioni che si commentano da sole. I fatti, non le chiacchiere, sono quelle che contano e che danno il metro di giudizio. La chiacchiera della mozione di sfiducia, che piaccia o no, è e resterà sempre una chiacchiera. In politica le proposte e le valutazioni sono all’ordine del giorno. Nell’ultimo anno, a livello politico, si è discusso e parlato di tutto, anche ascoltando soggetti di opposizione, come è normale che avvenga in un lucido e democratico contesto politico. Nessuno scandalo e nessun ostacolo concreto al funzionamento della macchina amministrativa. A conferma di ciò lo dimostrano i fatti, non le chiacchiere, lo dimostrano gli atti votati in consiglio comunale in assoluta serenità, lo dimostrano tutti i progetti che gli assessori hanno portato avanti e che stavano continuando a programmare, lo dimostrano il lavoro incessante e costante riscontrabile, appunto, in atti e delibere. Tutto il resto è puerile e vergognosa commedia, imbastita pensando che i cittadini siano dei creduloni. Ma i cittadini non sono affatto dei creduloni come comprova il loro incessante malcontento e la loro crescente sfiducia. Dice bene l’ex consigliere di opposizione Giuseppe Vasta, oggi assessore e consigliere di maggioranza, quando afferma in conferenza stampa “se dei gruppi vogliono fare la mozione di sfiducia, si alzano dalla maggioranza e si siedono all’opposizione. Questo io non l’ho visto. Quando il sindaco ha azzerato la giunta è nato il problema.”, Dice bene perché parla di fatti”.

La Consigliera Comunale Corinne Valenti, nella sua lettera aperta fa riferimento alla nota diffusa a firma di Silvana Bosco Santocono, presidente del Consiglio Comunale per due anni , poi dimissionaria per lasciare il posto al neo eletto Consigliere di minoranza Alessandro Vinci.

L’ex presidente del Consiglio, Silvana Bosco Santocono – continua Corinne Valenti – a cui va la mia stima, nella sua ultima dichiarazione ha affermato che: “Quello che è stato fatto in questi due anni è figlio del tanto decantato – purtroppo interpretato in modo distorto -Confronto costruttivo e lavoro di sinergia tra assessori e Consiglieri Comunali soprattutto di minoranza che hanno sempre dimostrato senza se e senza ma il loro senso di Responsabilità”. Ma ciò non è servito a nulla anzi… ha dato inizio alla liturgia delle allusioni e delle parole a ruota libera. Il tanto sbandierato tradimento “Politico” per quanto mi riguarda non è mai esistito. In mia presenza Consiglieri ed assessori di maggioranza non hanno mai pronunciato la parola sfiducia”.

Riporto volutamente due dichiarazioni di soggetti politici non afferenti al mio gruppo, perché il contrario sarebbe facile e scontato. E anche queste dichiarazioni non necessitano di spiegazioni. Ognuno trarrà le proprie conclusioni. Nella seduta del Consiglio Comunale dello scorso 14 novembre, ho dichiarato che più di due mesi fa, con l’azzeramento della giunta del Patto civico per Lentini da parte del sindaco, egli ha, di fatto, in assoluta autonomia e senza alcun confronto con le forze di coalizione che lo hanno sostenuto, aperto una gravissima crisi politica. Questa mossa autocratica, ha inevitabilmente distrutto e messo fine al Patto civico per Lentini. Tengo a sottolineare questo passaggio, perché mi preme palesare che già nei mesi estivi si era richiesto un esame dell’attuale situazione politica, attraverso un confronto con tutte le forze che avevano sostenuto il Patto Civico per Lentini e favorito l’elezione del sindaco Lo Faro. Sarebbe stata quella l’occasione utile per far emergere eventuali criticità e per affrontarli in condivisione con i gruppi politici di riferimento. Ad oggi, non riesco ancora a capire perché il sindaco non abbia mai voluto quel confronto. Nella conferenza stampa dello scorso 21 novembre, i componenti dell’ex Articolo 1, che avevano sostenuto il sindaco Lo Faro in campagna elettorale, hanno dichiarato che “Quella che è avvenuta è una inspiegabile crisi di sistema causata da uno stupido e incosciente collasso nei rapporti interpersonali fra il sindaco e alcuni suoi assessori. In questi mesi, abbiamo notato degli scricchiolii nella maggioranza e nella coalizione e abbiamo tentato sin da subito la strada di tentare di ricomporre le forze politiche del patto civico nella lealtà e nel rispetto di tutti. Ad agosto abbiamo chiesto una riunione di coalizione per cercare di discutere insieme i problemi e trovare soluzioni nello stesso spirito che ha costituito il Patto Civico. Lo abbiamo fatto a settembre, ma l’azzeramento della giunta comunale è arrivato prima della riunione di coalizioneUn azzeramento, tengo a ribadire, deciso in modo autocratico e senza confronto politico. Legittimo, ma la cui responsabilità non può essere scaricata ad altri sulla base di voci. Non è serio e non si addice al ruolo che il sindaco ricopre. Fa peraltro riflettere il fatto che il sindaco continui a riportare la sua narrazione in occasione di interviste, conferenze stampe o in momenti in cui non vi è possibilità di dare la parola alla controparte, come poteva essere l’incontro di coalizione tanto richiesto o un Consiglio Comunale in cui si ponga l’attenzione sulla faccenda, invece di provare in tutti i modi mettere a tacere gli altri. Ricordo che nel Consiglio Comunale del 14 novembre, prima di poter affrontare il punto sulla crisi politica, il Consigliere Vasta chiese il rinvio del Consiglio che fu approvato con 9 voti favorevoli e 7 contrari. Ricordo anche che, all’ultima conferenza dei capigruppo, i consiglieri Greco, Cunsolo e Campisi, hanno espresso parere favorevole all’inserimento della discussione della situazione politico-aministrativa, come punto all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale, e che la stessa è stata bocciata dai consiglieri Vasile e Ippolito. Perché evitare a tutti i costi questo confronto? Anche questa domanda ha una facile ed intuibile risposta che ognuno potrà trarre da sé”.

La Consigliera Comunale di rete Civica, in chiusura, ha voluto riportare  il suo intervento  in Consiglio Comunale nella seduta del 14  novembre attraverso il quale ha messo in chiaro  la sua posizione.

In coerenza con i miei valori e la mia integrità morale- ha detto Corinne Valenti –  ma soprattutto nel rispetto dei cittadini che mi hanno votata, e che hanno creduto assieme a me nel Patto Civico per Lentini, venute meno le condizioni di fiducia nei confronti del Sindaco di Lentini, il mio ruolo di consigliere non può più essere al fianco di quest’ultimo. Per queste ragioni siederò nei banchi dei consiglieri di opposizione, di questa nuova opposizione, fatta di persone che come me, non hanno dato seguito a proposte di comodo, ma hanno scelto l’onestà intellettuale, la dignità, la coerenza e il rispetto dell’elettorato.» Resterò vigile sull’azione amministrativa e continuerò il mio operato di Consigliera seguendo i miei principi e i miei valori, nell’esclusivo interesse della collettività. Ognuno lascerà il segno in base alle proprie azioni. Alla mia città auguro il meglio possibile”.


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