“Con riferimento alla Circolare del 17-05-22-2022 protocollo n. 94/Cup a firma del responsabile UOSD Liste di attesa dott.ssa Salvatrice Canzonieri e avente per oggetto “pagamento anticipato quota ticket per utenti non esenti”, facciamo rilevare che tale provvedimento non sia del tutto in linea con gli atti di indirizzo emanati dal Governo Nazionale e dall’assessorato regionale della Salute in quanto risulterebbe vessatorio far pagare il ticket sanitario all’atto di una prestazione specialistica solamente a coloro i quali la richiedono presso gli sportelli del Cup aziendale, mentre ne rimarrebbero esclusi coloro i quali attivano le prenotazioni presso le Farmacie oppure on-line od ancora gli utenti che richiedono una visita presso strutture sanitarie in accreditamento”.
Lo hanno dichiarato i coordinatori territoriali del tribunale dei diritti del malato Alfio Bosco di Lentini e Bartolomeo Vittorio Padua di Noto-Avola a seguito la disposizione contenuta nella circolare dell’Asp relativa al “pagamento anticipato quota ticket per utenti non esenti”.
In quel contesto, il direttore generale dell’Asp Salvatore Lucio Ficarra evidenziò che “l’introduzione del pagamento anticipato sarebbe legata al fatto che la maggior parte degli utenti non si sarebbe mai presentata all’appuntamento ledendo il diritto di chi invece ne ha effettivamente bisogno ad avere la prestazione nel minor tempo possibile”.
“E’ inoltre inverosimile – proseguono i coordinatori Bosco e Padua – far pagare il ticket in contemporanea alla richiesta di una prestazione sanitaria che, stante i lunghi tempi di attesa, potrebbe effettuarsi non in tempi ragionevolmente brevi .( entro pochi giorni o settimane). Palese inoltre è la disparità di trattamento tra utenti ( quelli che richiedono la prestazione specialistica presso il Cup e quelli invece che preferiscono prenotarla attraverso altri canali). Per ovviare alle criticità relative ai tempi di attesa e snellire la domanda – offerta delle prestazioni specialistiche sarebbe opportuno che la direzione generale dell’Asp di Siracusa utilizzasse strumenti digitali alternativi quali SMS o contatti telefonici per la conferma o meno della prestazione richiesta (il numero del telefono dovrebbe essere visibile, non sconosciuto).
In ultimo sarebbe opportuno che, in caso di disservizio tecnico, l’Asp avvisasse per tempo gli utenti in modo da riprogrammare la prestazione ed evitare disagi di qualunque natura. Con riserva di fornire ulteriori chiarimenti circa la legittimità formale e sostanziale del provvedimento emesso dall’ASP”
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