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Lentini, soppressione autonomia scolastica. Greco e Valenti (Pd): “la negligenza e l’incapacità sarebbero imperdonabili”

Lentini è l’unico centro non capoluogo di provincia che ha subito la cancellazione di due istituzioni scolastiche: l’istituto professionale Alfio Moncada e l’istituto comprensivo Vittorio Veneto

“È stato spostato dal 30 dicembre 2023 al 5 gennaio 2024 il termine di approvazione definitiva, da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale, del nuovo piano di dimensionamento scolastico in Sicilia”. Esordiscono così i consiglieri comunali del PD Ciro Greco e Corinne Valenti in merito alla vicenda del dimensionamento scolastico, sollecitando il sindaco per il mantenimento di almeno una delle due scuole lentinesi.

Inoltre– continuano –  è stato stabilito che, per giuste ragioni di flessibilità, 18 istituti scolastici siciliani che erano stati cancellati potranno mantenere l’autonomia scolastica. La Città di Lentini è l’unico centro non capoluogo di provincia che ha subito la cancellazione di ben due istituzioni scolastiche: l’istituto professionale “Alfio Moncada” e l’istituto comprensivo “Vittorio Veneto”. Questo è avvenuto nonostante entrambe le scuole avessero raggiunto il numero minimo di iscrizioni necessario per mantenere l’autonomia scolastica almeno per l’annualità 2024-2025. Si è trattata di una mortificazione incomprensibile della quale è responsabile in buona parte il Sindaco Rosario Lo Faro incapace di far valere nelle sede preposte le ragioni del nostro territorio. Adesso, però, con la proroga dei termini e, soprattutto, con l’aumento del numero delle autonomie scolastiche da salvaguardare vi sono tutte le condizioni affinché almeno una delle due autonomie scolastiche soppresse a Lentini venga mantenuta. Invitiamo, pertanto, il sindaco e la nuova amministrazione comunale a farsi immediatamente carico della problematica facendo sentire la voce della nostra comunità scolastica all’interno delle sedi competenti a decidere quali dovranno essere le 18 nuove scuole in Sicilia ad essere tutelate. Va conseguito necessariamente il risultato minimo di evitare la cancellazione di almeno uno dei due istituti scolastici colpiti dal provvedimento di eliminazione. La negligenza e l’incapacità reiterate, in questo caso, sarebbero davvero imperdonabili”.


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