Una casa di accoglienza per gestanti e donne vittime di violenza con figli sarà realizzata in contrada Riciputo in uno dei terreni confiscati alla mafia.
L’altra ala dell’edificio sarà invece destinata a sede per le associazioni.
Ad annunciarlo il vice sindaco di Lentini Maria Cunsolo e l’assessore alla Cultura Cristina Stuto che insieme al gruppo di lavoro hanno seguito le varie fasi dell’iter progettuale.
All’interno di un agrumeto già affidato alla cooperativa Beppe Montana, il comune intende trasformare quel luogo in avamposto di legalità destinato ad aiutare le donne, vittime di violenza con i loro bambini ma anche per realizzare un contenitore sociale e culturale, destinato alle associazioni per la generazione di emozioni ed idee.
“Attraverso l’avviso per la presentazione di proposte d’intervento per la selezione di progetti di valorizzazione di beni confiscasti da finanziare nell’ambito del Pnrr – dichiarano il vice sindaco e l’assessore Stuto – l’Ente ha presentato il progetto che prevede l’abbattimento di vecchi corpi e la relativa costruzione di un nuovo complesso. Da un lato sorgerà la casa di accoglienza circondata di verde e spazi, dotata di video sorveglianza. Alla realizzazione del progetto è stata necessaria la partecipazione e la collaborazione della presidente del centro antiviolenza Angeli, Angela Viscuso che opera sul territorio. Dall’altro lato del blocco sorgerà invece un’ala destinata alle associazioni del territorio. Sin dal primo giorno di insediamento l’amministrazione comunale ha rivolto priorità assoluta alla categoria debole e fragile, condannando ogni forma di violenza di genere. Quando si è presentata l’opportunità di partecipare al bando, abbiamo attivato un gruppo di lavoro affinchè il progetto venisse redatto e inviato entro la data di scadenza”.
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