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Lentini, vicenda dissesto. Parla l’ex sindaco Bosco: “ci accusarono di falso ideologico”

L’incontro si è svolto in un saloncino di via Conte Alaimo. Presenti il consigliere Saverio Bosco, insieme a Davide Marchese, Diletta Pericone e Giuseppe Vasta

Il nostro ruolo è quello di vigilare. Non parleremo pertanto dei vari ritardi che la nuova amministrazione sta accumulando perché ci vuole tempo. Non parleremo nemmeno di un Comune che ha un problema di servizi , di entrate e di liquidità”.

Ad aprire la conferenza stamattina è stato l’ex sindaco Saverio Bosco, consigliere di opposizione in carica,  in presenza dei  consiglieri Davide Marchese, Diletta Pericone e Giuseppe Vasta.

“Non accenniamo nemmeno al blocco dell’iter di palazzo di città , di colle Tirone, di via Garibaldi  e nemmeno del blocco del parco inclusivo  di Villa Gorgia. Non accenneremo nemmeno del lo spostamento del mercato  e neanche del mancato incremento del monte ore promesso ai lavoratori. Non parleremo dello stadio comunale e nemmeno  dei maiali avvistati per le strade . Oggi l’argomento è il dissesto finanziario il cui iter è arrivato ad una svolta. Non ci interessano i meriti legati al fatto che  la passata amministrazione è stata in grado di inviare al Ministero sul piano di riequilibrio (8 bilanci) . Il nostro atteggiamento è diverso da quello demolitore utilizzato nei nostri confronti. 

Occorre però sottolineare che a settembre del  2021,  l’attuale sindaco Lo Faro e l’assessore al bilancio Pupillo, dicevano in campagna elettorale che l’approvazione del piano di riequilibrio da noi inviato al Ministero era un falso che avevamo  trasformato in uno spot elettorale. Le bugie hanno le gambe corte perché se  questa città esce dalla palude del  dissesto in cui è stata gettata dagli stessi che oggi occupano gli uffici dal quale è stato ideato, possiamo camminare a testa alta. Adesso ci dicono che il piano di riequilibrio è stato bocciato. Finora però  non  esiste nessun documento che lo attesti.  Se qualcuno è in grado di fornirmi l’effettiva bocciatura, allora presenterò  pubblicamente  le mie scuse.  Altrimenti  le scuse le pretendo dal  sindaco Lo Faro, dall’assessore Pupillo e dall’assessore Cunsolo che ci accusò di falso ideologico”.


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