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Lentini, vicenda rifiuti. Antudo: “è tempo di cambiare politica”

I soci del comitato territoriale Antudo lanciano l’appello all’amministrazione comunale invitando il sindaco a intervenire sul piano territoriale e piano regolatore partecipati capaci di interpretare, organizzare e difendere i reali interessi degli abitanti

L’affare dei rifiuti sul nostro territorio non è terminato con la chiusura della discarica di Grotte San GiorgioBonvicino, ma si è solo trasformato”. È il grido di allarme del Comitato territoriale Antudo di Lentini secondo cui la Sicula Trasporti – fallito il progetto di inceneritore – punterebbe adesso tutto sulla gestione dei rifiuti con un Biostabilizzatore, che tratta la frazione umida proveniente dalla triturazione e vagliatura dei rifiuti urbani indifferenziati.

I soci di Antudo da sempre impegnati nella lotta per la salvaguardia della salute pubblica ma soprattutto contro l’apertura e l’ampliamento di qualsiasi discarica, lanciano l’appello all’amministrazione comunale invitando il sindaco ad intervenire sul   piano territoriale e piano regolatore partecipati capaci di interpretare, organizzare e difendere i reali interessi degli abitanti.” Fino a quando non saranno definiti collettivamente gli assetti territoriali e le modalità di sviluppo e miglioramento – proseguono i soci di Antudo –  il nostro territorio resterà – e noi con lui – in balia dell’iniziativa degli affaristi di tutti i tipi. Saranno loro – in base ai loro interessi personali e alle “mode” economiche – a determinare la fisionomia del territorio, a stabilire i suoi caratteri. Senza visione chiara e condivisa ognuno tira per sé: il Comune diviene acefalo erogatore di procedure burocratiche e chi ha soldi e mira a fare profitto investe su ciò che tira nel mercato e se ne frega dei bisogni del territorio. È tempo di scelte coraggiose, è tempo di una visione politica nuova altrimenti le porte agli speculatori resteranno sempre aperte e noi rincorreremo sempre una nuova emergenza”.


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