Si è concluso con grande partecipazione di pubblico femminile il progetto “Leontinoi è donna” promosso dalle Benemerite dell’associazione nazionale carabinieri, coordinate da Roberta Costanzo. Dopo il convegno che si è svolto in ospedale nei primi giorni del mese, la seconda fase dell’iniziativa volta alla sensibilizzazione delle donne sull’importanza dello screening e della prevenzione in generale, ha registrato la presenza delle donne volontarie Anc in piazza Duomo impegnate nella distribuzione delle brochure informative. A fornire tutte le informazioni in materia di prevenzione, erano presenti i medici specialisti della Breast Unit, le dottoresse Stefania Caniglia, tra l’altro anche presidente del comitato Andos, Mariangela Adamo, Anna Maria Di Mari e l’infermiera Margherita Iacono. Durante la mattinata, in presenza del sindaco Rosario Lo Faro e del vice sindaco Maria Cunsolo, il comitato Andos ha inaugurato la panchina rosa come simbolo di prevenzione.
“Ringraziamo l’amministrazione comunale- ha detto la dottoressa Stefania Caniglia – che ha accolto la nostra richiesta di inaugurare la panchina rosa nel mese dedicato alla prevenzione. Il tumore della mammella è quello più frequente nelle donne, solo in Sicilia si registrano circa 3 mila diagnosi l’anno. E’ bene ricordare che anche se l’incidenza è in aumento grazie allo screening la mortalità è in netta diminuzione. Purtroppo siamo ancora lontani dalle adesioni allo screening e per tale motivo abbiamo il dovere di promuovere la cultura della salute che ci consente di individuare la malattia in una fase pre clinica per ottenere il massimo della guarigione”
La parola al sindaco Rosario Lo Faro secondo cui compito dell’amministrazione è quello di aiutare la popolazione. “L’amministrazione – ha evidenziato – sarà sempre al fianco di queste associazioni. All’interno del nostro ospedale nonostante le criticità abbiamo delle eccellenze”
Forte e pregnante la testimonianza del vice sindaco Maria Cunsolo, esempio lampante dell’importanza che assume la prevenzione. “Nel 2020 , poco prima del Covid – ha raccontato – dopo lo screening nella Breast Unit del nostro ospedale dove sono stata accolta con amore e professionalità, mi è stato comunicato che qualcosa non andava. Sono entrata nel programma e ancora oggi mi sento al sicuro, tranquilla. Ecco perché è fondamentale che i presidi siano territoriali. Non dobbiamo piangere le nostre donne, dobbiamo curarle e, nel nostro territorio, abbiamo tutti i mezzi per poterlo fare. Lotteremo affinché questi servizi non ci vengano tolti. Avere un presidio di eccellenza dietro casa è molto importante. La panchina rosa collocata in piazza Duomo servirà a ricordare a tutte le donne l’importanza della prevenzione”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo