La macchina dei soccorsi si è subito messa in movimento. Alla fine il clochard è stato collocato nel centro per rifugiati. Il senso di comunità ha vinto. L’uomo che da qualche giorno dormiva su una panchina del paese, ignorato dai passanti, adesso ha un tetto e un piatto caldo grazie all’intervento dei volontari dell’associazione nazionale carabinieri e ai militari dell’arma che hanno provveduto a trovargli una sistemazione immediata.
Una svolta positiva nella complicata storia di un uomo di Catania che ha perso casa e lavoro e, con quei pochi spiccioli in tasca ha potuto raggiungere soltanto Francofonte. A notare il clochard sono stati i volontari dell’ANC Manuel Andrea Mazzone e Marco Mangano guidati dal maresciallo Vincenzo Lo Terzo impegnati in uno dei servizi di osservazione e comunicazione. Gli stessi che lo hanno assistito e rifocillato
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