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Ospedale di Lentini, presidio nel piazzale contro criticità e trasferimento degli ambulatori

Il presidio è stato organizzato dal comitato territoriale Antudo, il tribunale dei diritti del malato, l’associazione Manuele e Michele, il comitato cittadini di Francofonte

Presidio stamane nel piazzale dell’ospedale di Lentini  per manifestare contro tagli, carenza di personale, criticità e i disagi causati dal recente trasferimento degli ambulatori di piazza Aldo Moro. All’appuntamento con gli organizzatori: comitato territoriale Antudo, il tribunale dei diritti del malato, l’associazione Manuele e Michele, il comitato cittadini di Francofonte, erano presenti il sindaco di Lentini Rosario Lo Faro, assessori, Consiglieri comunali, cittadini.

Ad aprire gli interventi il presidente del  tribunale dei diritti del malato, Alfio Bosco, seguito da Salvatore Occhipinti del comitato di Francofonte, di Antonino Niniano dell’associazione Manuela e Michele, Metis bombaci di Antudo.

Nel suo intervento il sindaco Rosario Lo Faro ha ribadito quanto già espressamente dichiarato nei giorni scorsi durante un incontro con i vertici dell’ospedale di Lentini, ossia  il mancato coinvolgimento dei sindaci da parte dell’azienda nell‘organizzazione del trasferimento dei servizi.

“Coinvolgere i sindaci – ha detto Lo Faro – avrebbe permesso all’azienda di trovare le soluzioni alternative per evitare i disagi che stanno vivendo i cittadini nonché  capire  meglio le esigenze del territorio. In questo modo ci troviamo di fronte a scelte fatte da altri che però ricadono sulla nostra responsabilità”.

Nessuna risposta dagli enti preposti alle nostre analisi e proposte di soluzione per l’ospedale– ha dichiarato al megafono Metis Bombaci del comitato Antudo –  ennesima dimostrazione che siamo di fronte a un’istituzione sorda alla voce degli abitanti. Il presidio di oggi  vuole essere un momento di presenza in vista di una manifestazione che vogliamo fare a Siracusa. Noi abbiamo scritto nel nostro volantino che la sanità non è cosa loro – non è dei caporioni della sanità. Ma è degli abitanti che hanno il diritto – insieme alle associazioni del territorio che si occupano di sanità – di esercitare il controllo e di partecipare direttamente alle decisioni in materia di cura e di organizzazione del servizio sanitario. Questo è ciò che noi vogliamo e chiediamo già da molto tempo. Non abbiamo mai avuto risposta se non una nota – che ieri mi è stata girata – scritta dal direttore  del Distretto Sanitario facente funzione di Lentini Salvatore Nigroli. Ebbene, lui ha definito il nostro presidio “un’azione pretestuosa” e si è permesso di invitare la cittadinanza a non  partecipare, come lui ha scritto, “a non farsi coinvolgere dai pregiudizi”. Ma di quali pregiudizi stiamo parlando? Ma chi vuole prendere in giro questo uomo? Noi giudichiamo precisamente un servizio che è pessimo e lo viviamo sulla nostra pelle continuamente. A febbraio abbiamo organizzato una grande manifestazione, partecipatissima perché la gente è stanca. E adesso noi siamo qui ancora per ricordare che non ci siamo fermati e che non ci fermeremo. Sempre Nigroli, parla del trasferimento del distretto di piazza Aldo Moro all’ospedale e del disagio conseguente come di un “sacrificio necessario e temporaneo”. Ebbene noi diciamo che i problemi ovviamente c’erano da molto prima, certo non ci siamo svegliati adesso per questo trasferimento e lo sa bene, ma ha fatto anche bene  a non dirlo questo. E non soltanto. Questo trasferimento ci dice una cosa ben precisa e cioè dell’incapacità di comunicare con i cittadini e della mancanza di ascolto delle reali esigenze degli abitanti. Quindi noi lo ribadiamo ancora una volta: Controllo popolare! Gli abitanti devono essere al centro delle decisioni sulla nostra sanità”.


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