I consiglieri comunali del gruppo Francofonte Futura, Ilaria Palermo e Nuccio Randone, coordinati da Valentina La Rocca, hanno presentato in data 11 giugno 2025 una mozione urgente per aprire un dibattito in consiglio comunale sulla vicenda dei pignoramenti dei conti correnti dei cittadini da parte del Comune di Francofonte per tributi locali non versati (IMU, TARI, TASI, Servizio Idrico) relativi agli anni precedenti al 2025.
“Come noto, l’amministrazione comunale sta procedendo al recupero coattivo delle somme affidandosi alla società privata SOGERT, attraverso una serie di determine dirigenziali. – si legge in una nota a firma del Gruppo Politico Francofonte Futura – Una scelta mai discussa in Consiglio Comunale, nonostante la legge – nazionale e regionale – stabilisca che l’affidamento in concessione a privati del servizio di riscossione dei tributi che comporti un’esternalizzazione del servizio debba essere autorizzato dal Consiglio stesso.”
“Per questo motivo Francofonte Futura ha chiesto formalmente che la mozione fosse inserita all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, così da affrontare apertamente e democraticamente un tema che tocca centinaia di famiglie. – continua la nota – Ma il coinvolgimento del consiglio comunale non sembra essere gradito. Il Segretario Comunale ha infatti espresso un parere davvero discutibile: secondo la sua interpretazione, l’argomento oggetto della mozione non rientrerebbe nelle competenze del Consiglio e quindi tale mozione non deve essere discussa.
Risultato? Il prossimo 30 giugno, il Consiglio Comunale sarà svuotato delle sue prerogative, privato del suo diritto di dibattere su un tema di così alto impatto sociale.
Ricordiamo che già questo inverno, Francofonte Futura e il Partito Democratico avevano promosso una raccolta firme con centinaia di adesioni per chiedere un approccio di tipo diverso almeno nei confronti dei cittadini in difficoltà, che hanno visto il blocco improvviso e indiscriminato dei propri conti correnti, con gli intuibili gravi disagi sofferti.
Francofonte Futura, ancora una volta, non contesta il principio della necessità di riscossione, ma denuncia il metodo forzoso del pignoramento e del blocco del conto, con assenza di visione in spregio a chi sta, evidentemente, vivendo un momento di grave crisi economica. Crisi che, lo ricordiamo, vede Francofonte essere da anni il Comune con il reddito pro capite più basso dell’intera provincia di Siracusa.
Occorre cercare soluzioni sostenibili, trasparenti e legittime, e meno gravose possibile nei confronti della cittadinanza: l’amministrazione affidando il servizio di riscossione alla SOGERT senza confronto politico, senza dibattito pubblico e senza le opportune valutazioni e discussioni, in aperto confronto, che ci si sarebbe atteso in Consiglio Comunale, sta assumendo davanti ai cittadini una grave responsabilità.
Francofonte Futura denuncia con forza questo atto, che calpesta il ruolo dei consiglieri comunali, riducendoli al silenzio e negando loro il diritto di rappresentare la cittadinanza e le sue ragioni.”
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