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Sulla nuova amministrazione di centrodestra volano gli stracci. Stuto: “Lentini non ha un sindaco ma un surrogato”

L'ex assessore Stuto, rimasta in Giunta per due anni, parla di un malcelato tentativo di "mascherare la sua incapacità e incompetenza nel gestire la crisi politica-amministrativa da lui stesso creata"

Volano gli stracci sulla nomina del nuovo governo di centro destra, ufficializzato in conferenza dal sindaco di Lentini Rosario Lo Faro. Dopo Enzo Pupillo ex assessore e la Consigliera Corinne Valenti, anche l’ex assessore Cristina Stuto del gruppo rete Civica, rimasta in Giunta per due anni, ha affidato ad una nota diffusa il suo punto di vista politico  attraverso cui condanna l’azione del sindaco.

“Non  si può rimanere in silenzio – dichiara Cristina Stuto – Ebbene sì, dopo oltre 80 giorni di crisi politico-amministrativa voluta e creata solo con l’intento e l’obiettivo di eliminare una parte della Giunta del “Patto civico per Lentini”, Lo Faro BIS viene fuori con una Giunta che è altro, rispetto alla coalizione che lo ha fatto eleggere, presentandosi con i suoi acquisti o acquirenti. E se qualcuno giustifica tutto ciò con quel “si è sempre fatto così”, discorsi retrogradi da neanche prima repubblica, io non ci sto e continuo a condannare l’atto autocratico e il suo successivo tradimento elettorale nei confronti della città. Per fortuna la gente ha già capito. Lentini ha capito! L’informativa di Rosario Lo Faro, scarsa e scadente, fatta durante la conferenza stampa di lunedì scorso e in quelle precedenti, altro non è che il malcelato tentativo di mascherare la sua incapacità e incompetenza nel gestire la crisi politica-amministrativa da lui stesso creata; senza un confronto diretto con la Città, neanche nella sede istituzionale per eccellenza, posta come organo di controllo politico-amministrativo sul territorio: il Consiglio Comunale, oltraggiato e ostaggio ormai dal 14 novembre  in poi (tre i Consigli Comunali rinviati). “

Secondo quanto sostiene l’ex assessore di rete Civica il lungo periodo di ritardi, di non corretta informazione e chiarimento con la città, rispecchierebbero un “modus operandi”.

Se Lo Faro vuole tentare di addossare colpe – prosegue –  quantomeno lo faccia con atti alla mano, perché altrimenti, come in questo caso, qualcuno poi gli risponde e lui fa una pessima figura. Facciamo chiarezza! .  Dire semplicemente che sono stati presi in considerazione “i 3 progetti della L. 433/91… nel corso del 2022 dopo un incontro con la protezione civile”… è errato! I progetti messi a finanziamento con la L. 433/91 sono ben 5 (Recupero e conservazione del Palazzo Municipale – Lavori di adeguamento della Biblioteca comunale – Lavori di riqualificazione urbana del Colle Tirone e San Paolo – Sistemazione aree attendamenti e containers di Largo Patti – Sistemazione aree per concentramento materiali e mezzi di soccorso di Contrada San Antonio). Assodato l’iter per il Palazzo di città, oltre all’incontro succitato, l’assessore di riferimento ha lavorato agli altri 4 progetti, mesi dopo mesi, da settembre 2022 a settembre 2023, affiancando progettisti e funzionari e presenziando alle diverse commissioni consiliari, i verbali parlano chiaramente. – Parlare di Urbanistica e dichiarare che “l’argomento non ha trovato alcuna trattazione da parte di chi di competenza avrebbe dovuto affrontarlo (sottinteso l’assessore al ramo)” è la più triste falsità’! La sottoscritta per mesi ha cercato di ricostruire tutto ciò che di pregresso blocca l’adozione di uno strumento nuovo rispetto all’attuale PRG che, ahimè, ad oggi, è grande quasi quanto me! Ottenute le risposte cercate, sempre la sottoscritta ha relazionato a tutta la Giunta Comunale ( Lo Faro compreso), assieme al coordinatore di settore, con disegni, documenti e planimetrie alla mano, su questo argomento. Ho definito e concordato con lo stesso coordinatore un calendario di incontri posti in essere da giugno 2023 in poi. Ed è così che inviai gli inviti per il primo incontro tecnico fissato per il 6 giugno 2023, ma a Rosario Lo Faro non andò bene, no!, perché lui non si sentiva pronto ad affrontare la città e mi chiese, anzi scusate obbligò, a ritirare con una scusa banale tutti gli inviti già recapitati. Chi l’ha ricevuto l’invito lo sa. La città lo sa! Di tutto questo, di rigenerazione urbana, di progetti PNRR, di centro antiviolenza e sede delle associazioni e tanto, tanto, tanto altro, ne parleremo assieme, in un confronto diretto con la mia città, in conferenza stampa, giorno 14 dicembre alle ore 17:00, presso la sala Elite di via degli Esportatori n.28, assieme a Maria Cunsolo ed Enzo  Pupillo, ai gruppi consiliari Rete Civica e M5S. Ricordo, inoltre, a chi di dovere, che rinnegare il lavoro fatto da alcuni suoi Assessori (ormai ex, quelli del Patto Civico però) è come rinnegare se stessi, ciò che di buono è stato fatto dalla sua stessa Amministrazione. Beh, ormai non mi meraviglio di nulla! Finita, come così sembrerebbe, questa brutta pagina politica, lunga oltre 80 giorni, sarebbe ora che cominciasse a lavorare seriamente, soprattutto grazie agli aiuti esterni a sua disposizione, senza accampare altre scuse attraverso l’uso della bugia, nel vano tentativo di nascondere la sua ormai palese inadeguatezza al ruolo. Perché lui non ha risolto nulla! Qualcuno gli ha semplicemente dato ossigeno, servendogli su un piatto una soluzione, discutibile, ma pur sempre una soluzione. Consapevole che la permanenza di Lo Faro a capo dell’amministrazione comunale oggi è uno sbaglio, credo sempre più che avrebbe dovuto avere la virtù morale di ammettere, scusarsi e dimettersi. Mi rendo conto, però, che non possiamo pretendere dimostrazione di virtù che sicuramente non gli appartengono e così ce lo ritroviamo incollato a quella poltrona. Continuare poi a sentir proferire parole come “tradimento” o “attività che tradisce” in riferimento agli assessori azzerati il 14 settembre scorso (l’unica scusa-bugia che sa ripete), è avvilente. I vari comunicati dei giorni scorsi dei consiglieri  Cunsolo, Greco,  Valenti e dell’ex presidente del Consiglio Comunale Silvana Bosco Santocono sono chiari in merito a ciò. Ebbene, cari concittadini, qualcuno dovrebbe spiegare a Rosario Lo Faro, semmai sarà in grado di capire, che un’amministrazione comunale attenta, oculata e competente, non agisce improvvisando, ma programma a breve, medio e lungo termine la propria azione politico-amministrativa ed è quello che gli Assessori, che oggi rinnega, hanno fatto per mesi, mesi e mesi, dove atti e fatti ne danno credito. Ah, scusate, se continuo a parlare a Lo Faro, senza appellarlo sindaco, credo sia chiaro! Lentini un sindaco non ce l’ha dal 14 settembre, ma solo un surrogato! Senza presunzione alcuna, questo che vi scrive è stato un assessore coerente nell’impegno preso con gli elettori e con grande senso di responsabilità, dedizione e passione ha lavorato e programmato, nel suo piccolo, in questi soli due anni, per poter migliorare la propria città… e queste non “sono parole o voci di corridoio”. E lo ha fatto anche nel rispetto del gruppo consiliare “Rete Civica” e delle forze civiche e/o politiche (PD ed ex Articolo 1) che lo hanno sempre rappresentato, rimanendo oltretutto punto di riferimento della larga parte progressista di idee in campo sociale, politico e culturale. Il mio operato è stato palese a tutti Voi, con attività, idee, sinergie, condivisione, progettualità, regolamenti, atti e presenze in consiglio comunale, in commissioni consiliari e non solo. Il vostro continuo affetto e stima me lo dimostra. Lentini raccoglierà a breve ciò che è stato seminato, e questo mi rincuora tanto. C’è ancora fame di bellezza, di cose fatte per bene, di comunità e io sarò sempre al fianco dei buoni propositi, del bene comune, con spirito di appartenenza e senso di responsabilità, lì pronta a difendere, a tutelare e, al contempo stesso, a valorizzare il mio territorio. Sempre con occhio vigile”.

 


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