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Uffici postali in emergenza a Pedagaggi, Cgil: “cittadini e lavoratori abbandonati”

File interminabili sotto il sole, operazioni rallentate, pensionati e cittadini costretti ad attese di ore per ritirare una raccomandata, pagare un bollettino o riscuotere la pensione

Le segreterie territoriali della Cgil di Siracusa, insieme alle categorie Slc e Spi, denunciano con forza la situazione inaccettabile che si sta verificando negli uffici postali di Cassibile e Pedagaggi. Due realtà diverse per dimensione e contesto, ma accomunate da una stessa problematica: carenze di personale croniche, servizi essenziali al collasso, comunità lasciate senza risposte da Poste Italiane. A Cassibile, frazione a forte vocazione turistica, l’ufficio postale è costretto a funzionare con un solo addetto nonostante l’afflusso di residenti e turisti quintuplicato nel periodo estivo.

File interminabili sotto il sole, operazioni rallentate, pensionati e cittadini costretti ad attese di ore per ritirare una raccomandata, pagare un bollettino o riscuotere la pensione. “È una situazione insostenibile per utenti e lavoratori – dichiara il Segretario dello Spi, Vincenzo Vaccaro – Poste Italiane non ha previsto alcun potenziamento stagionale, ignorando le segnalazioni e i disagi evidenti”.

A Pedagaggi, frazione di Carlentini, il problema non è solo stagionale ma strutturale: l’unico operatore di supporto al direttore viene continuamente distaccato altrove, lasciando l’ufficio scoperto. Dal mese di agosto si paventa addirittura la soppressione definitiva di questa unità, riducendo il presidio a un solo dipendente o rischiando chiusure parziali. “È inaccettabile che una comunità periferica venga privata di un servizio pubblico fondamentale – afferma il segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi – Gli abitanti di Pedagaggi non sono cittadini di serie B: hanno diritto a un servizio postale dignitoso e accessibile, senza dover percorrere chilometri per compiere operazioni basilari”.

Le due vicende mettono in luce una criticità più ampia: la tendenza di Poste Italiane a ridurre organici e servizi nelle aree periferiche e nelle località stagionalmente più affollate, sacrificando i diritti dei lavoratori e della cittadinanza in nome di logiche esclusivamente economiche. “Il servizio postale è un presidio di cittadinanza attiva e di coesione sociale – sottolinea Alosi – non un lusso da garantire solo ai centri più grandi”.

La Cgil, insieme alle categorie Slc e Spi, annuncia iniziative di mobilitazione pubblica nelle due frazioni, coinvolgendo cittadini, istituzioni locali e regionali per chiedere a Poste Italiane interventi immediati: invio di personale aggiuntivo, stabilizzazione degli organici, garanzia di un servizio regolare e dignitoso per tutti. “Non accetteremo – conclude Vincenzo Giuga, segretario del settore Poste – che le comunità di Cassibile e Pedagaggi restino invisibili e penalizzate, né che i lavoratori vengano lasciati soli a fronteggiare situazioni emergenziali che l’azienda si ostina a ignorare”.


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