Organizzata dalla Royal Institute of Art in collaborazione con il comune di Carlentini, la scuola estiva offrirà un programma di pedagogia sperimentale e di studi urbani applicati a pratiche di conservazione critica del patrimonio architettonico modernista e razionalista prodotto in Italia negli anni della dittatura fascista.
“L’iniziativa pone al centro la valorizzazione, il recupero e la fruizione del patrimonio culturale ed ambientale dell’intero territorio comunale – spiega il sindaco Giuseppe Stefio – L’idea principale che ispira l’allestimento degli spazi del borgo per l’edizione pilota della Summer School è quella del riciclo e riuso. Riuso di spazi un tempo destinati ad altro e di arredi dismessi che la comunità è invitata a donare al progetto Difficult Heritage Summer School. La performance prevede l’arredo dei locali restaurati e l’allestimento degli spazi esterni, riutilizzando mobili in disuso, donati o smaltiti dalle utenze del territorio comunale, senza spreco di nuove risorse, favorendo la riduzione di rifiuti e di inquinamento, proteggendo l’ambiente e salvaguardando il nostro pianeta“.
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